Polpa di cocco: un toccasana

La polpa del cocco è un alimento ancora poco diffuso nelle nostre zone, ma è invece particolarmente interessante da un punto di vista nutritivo e gastronomico, e merita maggiore attenzione. Già sotto il profilo della consistenza, infatti, offre una varietà affascinante, dato che parte succoso e morbido, ma diventa sempre più secco e croccante al progredire della maturazione del cocco stesso: l’olio di cocco viene estratto dagli esemplari più maturi e quindi compatti e duri.

Per molto tempo si è pensato che questo alimento, che è una delle basi dell’alimentazione nelle regioni tropicali, dove viene incluso in qualsiasi piatto si cucini, fosse ricco di colesterolo cattivo, sia nella polpa che nell’olio, e quindi dovesse essere evitato accuratamente per non compromettere la salute dell’apparato cardiocircolatorio; tuttavia, recentemente, studi scientifici hanno sottolineato come si tratti di un alimento sano e da includere massicciamente nella dieta, dato che contiene MCT, o trigliceridi a media catena, una tipologia di grasso che, a differenza dei grassi saturi, è essenziale per il buon funzionamento dell’organismo. Questo grasso infatti viene immediatamente convertito in energia, e quindi non si accumula nel corpo sotto forma di cuscinetto adiposo: questo rende il cocco, ad esempio, un alimento ideale per chi stia cercando di perdere peso.

Il consumo di cocco infatti dà energia al corpo e al cervello, oltre a permettere – sempre grazie all’alto contenuto di MCT – di ridurre il rischio di insorgenza di molti disturbi neurologici. Anche per quanto riguarda l’apparato cardiocircolatorio, per la cui salute si temeva un tempo che il cocco fosse pericoloso, le cose sono molto cambiate: gli studi hanno rivelato che il cocco contiene ottime quantità di vitamina A ed E, e inoltre è anche ricco di polifenoli e fitosteroli, sostanze in grado di abbassare la quantità di LDL – il colesterolo cattivo – nel sangue. Il colesterolo di tipo LDL infatti tende ad accumularsi sulle pareti interne delle arterie, e il restringimento che ne consegue è una delle cause principali di disturbi al cuore; è in effetti stato dimostrato che all’alto consumo di cocco è legata una più bassa incidenza di infarti e malattie dell’apparato circolatorio.

Fortunatamente, a fronte di tanti vantaggi per la salute, il cocco è semplicissimo da inserire nella dieta: si può mangiare crudo, oppure tritarlo per ottenere latte da usare in cucina, e si può usare sia per preparazioni dolci, come sulle torte o sui pasticcini, che in piatti salati come dei piccantisimi chutney al peperoncino. Buon appetito!