Come cucinare la carne alla griglia e quale scegliere

Concedersi una cena a base di carne alla griglia è per molti un vero piacere della vita, soprattutto se si sceglie un ristorante all’aperto come Ca’solare a Milano, dal giardino verdeggiante e dai piatti succulenti.
Per prenotare un tavolo puoi cliccare su www.casolare.eu, mentre se desideri sapere tutto su come cucinare la carne alla griglia, partendo dal taglio giusto, non perderti la lettura di questo articolo.

Dalla preistoria ad oggi: l’evoluzione della carne alla griglia

Possiamo affermare che la cottura alla griglia della carne è un metodo decisamente antico, che risale addirittura alla scoperta del fuoco, risultando subito immediato anche per l’uomo preistorico.
Dall’epoca delle caverne ad oggi sono stati fatti notevoli passi in avanti e le tecniche di cottura con la griglia sono state anche oggetto di studi, dividendo ad esempio l’uso della fiamma diretta da una leggera affumicatura, che dona quel sapore caratteristico al piatto.

Quali sono i migliori tagli di carne per la griglia?

Iniziamo dicendo che la carne bovina è probabilmente quella che maggiormente viene esaltata dalla griglia, in quanto capace di sopportare le alte temperature senza seccarsi troppo.
Se desideri mangiare degli tagli pregiati o se hai a cena degli ospiti che vuoi stupire, il filetto è una vera prelibatezza, seguito dalla costata e dal controfiletto, possibilmente mantenendo una percentuale di grasso che rende la carne ancora più morbida.

Ancora, puoi chiedere al tuo macellaio di fiducia una lombata o della fesa, facendo attenzione che la carne provenga dalla schiena dell’animale.
Alcuni amano molto cuocere gli hamburger sulla brace, sia mantenendo la carne bovina sia scegliendo altre tipologie, come la vitello.
Quest’ultima, tuttavia, non ama essere cotta troppo a lungo, in quanto il rischio è che possa seccarsi e perdere il suo sapore.

Sarebbe davvero difficile pensare a una grigliata senza prevedere della carne di maiale, in particolare braciole e salsicce che sprigionano tutto il loro sapore.
Costine, spiedini e arrosticini, puoi posizionare sulla griglia il taglio che preferisci, formando una crosticina croccante superficiale.
Molto gustosa è anche la carne di agnello, così come le cosce e sovracosce di pollo.

Come rendere più gustosa la carne alla griglia

Tra i segreti che i maestri della griglia hanno scelto di rivelare troviamo la marinatura.
Questa consiste nella realizzazione di una salsa, solitamente formata da olio e succo di limone, con la quale viene cosparsa la carne per donare una nota ulteriore di sapore.
Tale tecnica, inoltre, è stata riconosciuta come in grado di ridurre in buona parte la componente cancerogena che potrebbe avere la griglia, rendendo il pasto più salutare oltre che più gustoso.
In aggiunta alla carne, è possibile cuocere anche verdure di stagione, tagliate a fette non troppo sottili per evitare che si brucino a contatto con il fuoco.
Come fare poi a meno di una bruschetta, con il pane abbrustolito a fuoco lento e il condimento sopra che si preferisce?

I sei gradi della cottura della carne alla brace

La carne alla griglia può essere cotta in sei modi differenti, a seconda delle esigenze del cliente e dei gusti personali.
Si definisce cottura bleu quella in cui la temperatura non supera i 30 gradi e la carne appare più che al sangue, poiché cotta solo un minuto per lato.
Gli step successivi sono quelli della cottura al sangue e medio al sangue, che mantengono rosso l’interno della carne, rosolando la parte esterna per 2-4 minuti.

Segue al cottura media, che raggiunge una temperatura di 68 gradi e mantiene la carne leggermente rosata all’interna, mentre l’esterno è sufficientemente cotto.
La cottura media ben cotta permette di assaporare al meglio gli aromi della brace ed è la più indicata, poiché si forma una gradevole crosticina che racchiude una carne morbida.
Terminiamo con la cottura ben cotta, alla quale bisogna porre attenzione per evitare che la carne si bruci e i sapori gradevoli della brace siano persi.