I frigoriferi più moderni sono progettati per aiutarci a ottenere il massimo del rendimento con il minimo della spesa, dal punto di vista energetico. Fin troppo spesso però vengono fatti degli sbagli, di solito legati all’abitudine, che rischiano di vanificare le prestazioni anche dei migliori.
Con un po’ di esperienza e coi consigli dello staff di Migliorfrigorifero.it si può fare in modo che il nostro frigorifero possa esprimere al meglio le sue potenzialità, facendoci risparmiare in bolletta e soprattutto evitandoci di dover sprecare del tempo in operazioni che possiamo tranquillamente rendere del tutto superflue.
Scegliere frigoriferi nuovi
A volte ci immaginiamo che prendere un vecchio modello possa essere una bella scelta. Congelatori e frigoriferi di vecchia concezione, o che hanno già percorso gran parte della loro vita utile, sono delle macchine assetate di energia elettrica. Col tempo il compressore perde potenza così come tutti gli elementi più fragili, ad esempio le guarnizioni, diventano inefficienti.
Scegliere apparecchiature in fascia alta
Difficilmente si trovano in commercio frigoriferi che non siano di classe A, ma spendere un po’ di più in fase di acquisto, con modelli che abbiano più segni “+” dopo la designazione garantisce che le prestazioni saranno più alte sia all’inizio che anche a fine vita. Un frigo di fascia alta anche invecchiando resta migliore di uno più economico ma meno efficiente.
Scegli bene dove metterlo
Pensare che un frigorifero possa essere posizionato in un punto qualsiasi della casa o della cucina non è mai una bella idea. È vero che gran parte del risparmio energetico avviene nella zona fredda, cioè quella in cui si conserva il cibo.
Le parti a contatto con l’esterno, come il compressore oppure la griglia di raffreddamento, però, scambiano calore con l’esterno, in modo anche molto intenso. Posizionare un frigorifero vicino ad un termosifone, ad una stufa oppure esposto al sole, significa che il raffreddamento sarà più lento e meno efficiente.
Evitare le temperature estreme
Un frigorifero di buona qualità ha 2 punti di funzionamento ottimale, per quanto riguarda le temperature. La zona fresca dovrebbe stare su 5 °C per garantire il massimo rendimento con il minimo sforzo, mentre il freezer funziona al meglio a -18 °C.
Scendere di un grado in una in queste due zone può costarti un consumo di energia elettrica più alto del 6%. Considerando che è un elettrodomestico che resta acceso tutto il giorno, a lungo andare il suo peso in bolletta può diventare davvero fastidioso.
Tenere aperto poco il portello
Una delle cose peggiori che puoi fare è spalancare la porta del frigo e metterti a guardare dentro in cerca di qualcosa. Visto quanto è grande il portellone, quasi immediatamente l’aria esterna si scambia con quella fredda dell’interno.
Anche se le pareti contribuiscono ad abbattere velocemente la temperatura, tenerlo aperto per molto tempo significa dover costringere il compressore a un nuovo ciclo di raffreddamento.
Scongelare gli alimenti in frigo
Se lasci gli alimenti a scongelare dentro il frigorifero il risultato che ottieni è sicuramente migliore che metterli in una ciotola sul tavolo in cucina, perché dovranno sopportare un trauma minore.
Inoltre lo scambio di freddo con l’interno del frigorifero va a vantaggio dei consumi e contribuisce a mantenere bassa la temperatura nella zona fresca. Per la stessa ragione, meglio far raffreddare il cibo prima di metterlo in frigorifero.
Sbrinare il congelatore
Il ghiaccio di acqua ha la brutta caratteristica di essere tendenzialmente un isolante termico. Se dentro il freezer c’è uno strato spesso, le pareti non saranno più a contatto con l’aria e quindi prima di riuscire a raggiungere i fatidici -18 °C occorrerà un tempo molto lungo.
Inoltre il motore del compressore dovrà sforzare notevolmente per riuscire a inseguire le indicazioni del termostato interno, facendoti fare picchi di consumi che ti puoi evitare con una pulizia periodica.
Controllare le guarnizioni
Un frigorifero funziona bene quando è un ambiente chiuso e stagno. La guarnizione è il punto più debole della catena del freddo perché fa scambiare aria con l’esterno.
Averne una che non chiude in maniera corretta può significare, a lungo andare, che la temperatura ottimale richiederà uno sforzo notevole per essere mantenuta e questo ti arriverà direttamente in bolletta.